
Bellezza senza crudeltà
Tutto quello che devi sapere per essere bella senza essere crudele
Non è un tema di recentissima attualità quello della ‘bellezza senza crudeltà’ ma è un argomento che ancora deve interessarci poiché, pur essendo nell’anno 2020, sono ancora molti i marchi a non poter essere definiti senza crudeltà.
Sono due le caratteristiche che consentono di definire un prodotto cruelty-free. Che non sia testato su animali e che tra gli ingredienti non ci siano prodotti di origine animale.
Da marzo 2013 i test cosmetici su animali e la vendita di prodotti cosmetici e per l’igiene personale testati su animali sono vietati in Europa. Ma il triste risvolto della vicenda è che molte multinazionali hanno adattato i loro prodotti per la commercializzazione in Europa ma continuano ad effettuare sperimentazioni per le linee vendute in altre aree del mondo.
Desidero risparmiarvi i dettagli cruenti. Se volete saperne di più vi basterà cercare su google qualche video che testimoni i terribili test a cui sono sottoposti gli animali da laboratorio. Ma sono disponibili alternative che permettono di testare l’atossicità di un prodotto senza utilizzare animali, metodi messi in campo dai marchi che non vogliono macchiarsi con pratiche assolutamente inaccettabili in paesi cosiddetti civili.
Esistono infatti i ‘test in vitro’ che consentono di garantire la sicurezza dei cosmetici senza l’utilizzo di esseri viventi.
E’ evidente poi che un minor utilizzo della chimica in campo cosmetico renderebbe addirittura superflui questi test. Ma poiché la maggior parte dei prodotti in commercio ne contiene si comprende l’importanza di testarli. Parliamo non solo di make-up naturalmente ma anche di creme, prodotti per capelli e detersivi.
Altro elemento importante sono gli ingredienti di origine animale (o ottenuti attraverso lo sfruttamento di animali) che spesso si celano all’interno di un lungo elenco di ingredienti. I più comuni sono i seguenti: cheratina, squalene, carmine o cocciniglia, lanolina, muschio bianco, collagene, ambra grigia, acido stearico acido ialuronico, allantoina, elastina e glicerina.
Per alcuni di essi esiste anche la variante vegetale. Quindi se il prodotto è marchiato ‘Vegan’ non è necessario effettuare ulteriori verifiche. In caso contrario è consigliato accertarsi che non ne contenga o ne contenga di origine vegetale.
Quindi come possiamo districarci in questo difficile tematica ed attuare scelte consapevoli?
Sul sito www.essereanimali.com si può trovare una lista molto accurata ed aggiornata dei prodotti e dei marchi. E’ molto interessante anche la app realizzata da PETA che si chiama ‘BUNNY FREE’ e che permette di fare una ricerca per marchio o prodotto.
Due eccellenze italiane di cosmesi vegan e cruelty free
Encomiabile l’esempio del gruppo alberghiero Lefay, 100% made in Italy, che ha realizzato una linea cosmetica proprietaria ‘LEFAY SPA’ certificata vegan e cruelty-free. Un investimento considerevole ma in linea con la missione etica e di sostenibilità del brand e di una imprenditorialità sensibile ai temi ambientali.
Tutti i cosmetici INSÌUM sono VEGANI e CRUELTY FREE e hanno ottenuto la certificazione PETA (People for the Ethical Treatment of Animals), la più grande organizzazione mondiale per la difesa dei diritti degli animali. La purezza delle formulazioni e delle materie prime assicura l’efficacia dei risultati riducendo rischi di allergia, reazioni cutanee o danni alla pelle.

